Allentare le tensioni sulla galea
Camminare come indicava Serri Pili, è qualcosa che trovavo innaturale. Chiaramente il corpo funziona sotto forma di equilibri che coinvolgono catene muscolari e scheletriche non possiamo pretendere di camminare diversamente solo con la forza di volontà. Con lo sforzo di recuperare l'allineamento del collo/spalle/sterno etc. tramite la mia rotazione o il cavatappi di Grassman che diceva Fekir, si potrà camminare naturalmente come diceva Pili e fare tutto (leggere, camminare, parlare, studiare...) senza più asfissiare la circolazione sullo scalpo
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- Stato: Non connesso
il cavatappi aiuta molto il giusto posizionamento del petto della schiena e delle spalle....è un allenamento completo che deve essere ripetuto più volte durante la giornata.appena ho un attimo posto il paragrafo per intero.
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- Stato: Non connesso
com è la schiena dei calvi?convessa , a mo di cucchiaio.
Questa postura provoca una forte tensione della pelle che tira anche la cute del collo facendo in modo che lo scalpo si assottigli alla galea.
se si nota un capellone , osserviamo come la schiena sia incavata e la pelle che la ricopre sia morbida e priva di ogni tensione.ciò giustifica la calvizie in età avanzata, quando la schiena comincia a curvarsi in avanti e le spalle a confluire verso il petto, la cute inizia a tirare fino ad assottigliare lo scalpo , soffocando i bulbi sottostanti.
Tenere le spalle appuntate è fondamentale per scongiurare la trazione dell epidermide dorsale.
Cio vuol dire che la pelle che ricopre la schiena e che si collega a quella che riveste il cranio attraverso il collo , deve essere libera sia verticalmente che orizzontalmente,tramite una determinata postura delle spalle e delle scapole.
l esercizio in merito è il cavapetto ed è fondamentale eseguirlo almeno 3 volte al giorno così che la forma a cucchiaio venga meno a poco a poco.
OCCORRE SOLLEVARE LE BRACCIA E ABBASSARLE LENTAMENTE TENENDO I PALMI RIVOLTI L UNO ALL ALTRO ,FINO A CALARE LE BRACCIA LUNGO IL CORPO DI MODO CHE I PALMI RISULTINO RIVOLTI ALL ESTERNO,POI LENTAMENTE BISOGNA FAR ROTARE ALL INTERNO LE BRACCIA,LASCIANDO IMMOBILI GLI AVAMBRACCI.
IN QUESTA MANIERA SI NOTERò SPORGERE IL PETTO IN FUORI E SI AVVERTIRà UN Pò DI TENSIONE ALL ALTEZZA DEL MUSCOLO BICIPITE FINO AL NERVO MEDIANO...è NORMALE.
OCCORRE RIMANERE COSI PER UN PAIO DI MINUTI...TRE VOLTE DI SEGUITO PER TRE VOLTE AL GIORNO.
praticavo spesso quest esercizio ,rimodulando il portamento che col tempo diveniva sempre più dissimile da quello dei calvi.mi accorsi di sentire minor stanchezza nel camminare e in precedenza mi capitava di strappare le camicie nella parte superiore all altezza delle scapole,dopo qualche mese mi accorsi che una parte delle mie camicie quelle più strette , presentava uno strappo al terzo bottone dinanzi partendo dall alto:compresi che le spalle erano tornate in posizione corretta.
Questa postura provoca una forte tensione della pelle che tira anche la cute del collo facendo in modo che lo scalpo si assottigli alla galea.
se si nota un capellone , osserviamo come la schiena sia incavata e la pelle che la ricopre sia morbida e priva di ogni tensione.ciò giustifica la calvizie in età avanzata, quando la schiena comincia a curvarsi in avanti e le spalle a confluire verso il petto, la cute inizia a tirare fino ad assottigliare lo scalpo , soffocando i bulbi sottostanti.
Tenere le spalle appuntate è fondamentale per scongiurare la trazione dell epidermide dorsale.
Cio vuol dire che la pelle che ricopre la schiena e che si collega a quella che riveste il cranio attraverso il collo , deve essere libera sia verticalmente che orizzontalmente,tramite una determinata postura delle spalle e delle scapole.
l esercizio in merito è il cavapetto ed è fondamentale eseguirlo almeno 3 volte al giorno così che la forma a cucchiaio venga meno a poco a poco.
OCCORRE SOLLEVARE LE BRACCIA E ABBASSARLE LENTAMENTE TENENDO I PALMI RIVOLTI L UNO ALL ALTRO ,FINO A CALARE LE BRACCIA LUNGO IL CORPO DI MODO CHE I PALMI RISULTINO RIVOLTI ALL ESTERNO,POI LENTAMENTE BISOGNA FAR ROTARE ALL INTERNO LE BRACCIA,LASCIANDO IMMOBILI GLI AVAMBRACCI.
IN QUESTA MANIERA SI NOTERò SPORGERE IL PETTO IN FUORI E SI AVVERTIRà UN Pò DI TENSIONE ALL ALTEZZA DEL MUSCOLO BICIPITE FINO AL NERVO MEDIANO...è NORMALE.
OCCORRE RIMANERE COSI PER UN PAIO DI MINUTI...TRE VOLTE DI SEGUITO PER TRE VOLTE AL GIORNO.
praticavo spesso quest esercizio ,rimodulando il portamento che col tempo diveniva sempre più dissimile da quello dei calvi.mi accorsi di sentire minor stanchezza nel camminare e in precedenza mi capitava di strappare le camicie nella parte superiore all altezza delle scapole,dopo qualche mese mi accorsi che una parte delle mie camicie quelle più strette , presentava uno strappo al terzo bottone dinanzi partendo dall alto:compresi che le spalle erano tornate in posizione corretta.
Un altra cosa che ho trovato molto utile è stato il suggerimento dell'usare un elastico di un paio di pantaloni della tuta vecchi come quello utilizzato per la fascia di pili ma più grosso per da usare per tenere le spalle dritte durante la giornata a mo di quei tutori che pubblicizzano che a mio avviso è più efficace perché non ti tiene rigido e bloccato.
Lo faccio diventare a mo' di 8 rovesciato e infilo un braccio in ogni cerchio.
Lo faccio diventare a mo' di 8 rovesciato e infilo un braccio in ogni cerchio.
Grazie per aver postato l'esercizio di Grassman!
Purtroppo io trovo difficoltà a far conciliare questi due aspetti: rilassamento di collo/spalle/temporali e contrazione dei muscoli pellicciai.
Se corrugo e quindi contraggo i muscoli pellicciai vado in uno stato di tensione. E dato che cerco di mantenere questa contrazione il più possibile durante il giorno, ho difficoltà a mantenere tutto il resto rilassato.
Se non mi concentro sul sentire i temporali rilassati, questi insieme alla mandibola vanno in tensione in maniera inconscia, pur sforzandomi di eliminare le tensioni tramite la postura.
E' una bella gatta da pelare perché se il primo giorno va una bomba, il secondo bene, il terzo inizio a vacillare... la corposità svanisce in un attimo se gli ingranaggi non sono tutti al posto giusto e ogni sera mi ritrovo qualche punto della galea che si rincolla (ultimamente noto la parte centrale della cute superiore, un punto in particolare che se muovo forzatamente sento resistenza e devo riscollarlo con forza)
Io dico tutto questo per capire se anche voi vivete esperienze simili, come sapete io cerco di trovare uno status continuo, e di evitare esercizi "a tempo" sia di contrazioni che di rilassamento.
Purtroppo io trovo difficoltà a far conciliare questi due aspetti: rilassamento di collo/spalle/temporali e contrazione dei muscoli pellicciai.
Se corrugo e quindi contraggo i muscoli pellicciai vado in uno stato di tensione. E dato che cerco di mantenere questa contrazione il più possibile durante il giorno, ho difficoltà a mantenere tutto il resto rilassato.
Se non mi concentro sul sentire i temporali rilassati, questi insieme alla mandibola vanno in tensione in maniera inconscia, pur sforzandomi di eliminare le tensioni tramite la postura.
E' una bella gatta da pelare perché se il primo giorno va una bomba, il secondo bene, il terzo inizio a vacillare... la corposità svanisce in un attimo se gli ingranaggi non sono tutti al posto giusto e ogni sera mi ritrovo qualche punto della galea che si rincolla (ultimamente noto la parte centrale della cute superiore, un punto in particolare che se muovo forzatamente sento resistenza e devo riscollarlo con forza)
Io dico tutto questo per capire se anche voi vivete esperienze simili, come sapete io cerco di trovare uno status continuo, e di evitare esercizi "a tempo" sia di contrazioni che di rilassamento.
Io tramite il libro di Gassman ho iniziato a vederla in una maniera leggermente differente.
Innanzitutto ho capito che lo sblocco galea e relativi sgaleamenti sono inutili se la postura non è corretta e provo a spiegare meglio il perchè (a mio avviso) se anche iniziassi gli esercizi con i pesi e le sgaleate i risultati non sarebbero soddisfacenti:
La galea ha bisogno di spazio per muoversi su impulso dei muscoli, essa viene bloccata dalla pelle che con le posture sbagliate si "tira" e quindi si assottiglia la pelle che comprime la galea all'osso, così facendo i bulbi che risiedono nella pelle non ricevono abbastanza ossigeno per alimentarsi e fin qui non ci piove per nessuno.
Ora se noi sgaleiamo mantenendo comunque una postura scorretta, la pella resta comunque in tensione e a questo punto ci troviamo a punto e a capo.
Come dice Grassman bisogna osservare e imitare i capelloni, loro probabilmente non sanno nemmeno cosa voglia dire sgaleare per il motivo che avendo una postura corretta l'oscillazione del loro scalpo è continua ad ogni movimento non avendo pelle tirata e in tensione.
Quindi come riassunto anche da lui: spalle appuntate, testa alta, bacino proteso, petto in fuori e corrugare risulterà molto più facile distendendosi la pelle così facendo.
E' questione di abitudine e di stretching col tempo ce la si può fare.
E per rispondere a gianni io provando a corrugare con questa postura sento di essere obbligato a respirare di pancia, in questo modo se non tralascio la respirazione riesco a non andare in tensione con la mandibola e temporali.
Importante anche cercare quando si è seduti o sdraiati di evitare la posizione rannicchiata o così detta fetale, la pelle avrà un estremità in totale tensione sul capo
Innanzitutto ho capito che lo sblocco galea e relativi sgaleamenti sono inutili se la postura non è corretta e provo a spiegare meglio il perchè (a mio avviso) se anche iniziassi gli esercizi con i pesi e le sgaleate i risultati non sarebbero soddisfacenti:
La galea ha bisogno di spazio per muoversi su impulso dei muscoli, essa viene bloccata dalla pelle che con le posture sbagliate si "tira" e quindi si assottiglia la pelle che comprime la galea all'osso, così facendo i bulbi che risiedono nella pelle non ricevono abbastanza ossigeno per alimentarsi e fin qui non ci piove per nessuno.
Ora se noi sgaleiamo mantenendo comunque una postura scorretta, la pella resta comunque in tensione e a questo punto ci troviamo a punto e a capo.
Come dice Grassman bisogna osservare e imitare i capelloni, loro probabilmente non sanno nemmeno cosa voglia dire sgaleare per il motivo che avendo una postura corretta l'oscillazione del loro scalpo è continua ad ogni movimento non avendo pelle tirata e in tensione.
Quindi come riassunto anche da lui: spalle appuntate, testa alta, bacino proteso, petto in fuori e corrugare risulterà molto più facile distendendosi la pelle così facendo.
E' questione di abitudine e di stretching col tempo ce la si può fare.
E per rispondere a gianni io provando a corrugare con questa postura sento di essere obbligato a respirare di pancia, in questo modo se non tralascio la respirazione riesco a non andare in tensione con la mandibola e temporali.
Importante anche cercare quando si è seduti o sdraiati di evitare la posizione rannicchiata o così detta fetale, la pelle avrà un estremità in totale tensione sul capo
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infatti è quello che ho fatto io da un anno a questa parte , sbloccare la galea senza pensare alla postura , inutile dire che è stato tutto inutile perché la galea non ne voleva sapere di sbloccarsi .Fekir ha scritto: ↑06/03/2019, 11:20 Io tramite il libro di Gassman ho iniziato a vederla in una maniera leggermente differente.
Innanzitutto ho capito che lo sblocco galea e relativi sgaleamenti sono inutili se la postura non è corretta e provo a spiegare meglio il perchè (a mio avviso) se anche iniziassi gli esercizi con i pesi e le sgaleate i risultati non sarebbero soddisfacenti:
La galea ha bisogno di spazio per muoversi su impulso dei muscoli, essa viene bloccata dalla pelle che con le posture sbagliate si "tira" e quindi si assottiglia la pelle che comprime la galea all'osso, così facendo i bulbi che risiedono nella pelle non ricevono abbastanza ossigeno per alimentarsi e fin qui non ci piove per nessuno.
Ora se noi sgaleiamo mantenendo comunque una postura scorretta, la pella resta comunque in tensione e a questo punto ci troviamo a punto e a capo.
Come dice Grassman bisogna osservare e imitare i capelloni, loro probabilmente non sanno nemmeno cosa voglia dire sgaleare per il motivo che avendo una postura corretta l'oscillazione del loro scalpo è continua ad ogni movimento non avendo pelle tirata e in tensione.
Quindi come riassunto anche da lui: spalle appuntate, testa alta, bacino proteso, petto in fuori e corrugare risulterà molto più facile distendendosi la pelle così facendo.
E' questione di abitudine e di stretching col tempo ce la si può fare.
E per rispondere a gianni io provando a corrugare con questa postura sento di essere obbligato a respirare di pancia, in questo modo se non tralascio la respirazione riesco a non andare in tensione con la mandibola e temporali.
Importante anche cercare quando si è seduti o sdraiati di evitare la posizione rannicchiata o così detta fetale, la pelle avrà un estremità in totale tensione sul capo
adesso tramite anche il libro sto riuscendo a a mantenerla scollata per un periodo molto più lungo rispetto a prima.
è di fondamentale importanza la schiea e le spalle che se non dritte , tirano la pelle e la galea contemporaneamente.
Ho una domanda per voi, i muscoli temporali sono muscoli coinvolti direttamente dalla masticazione e sopra di essi si trova la parte anteriore della galea, ora ammesso di avere una disfunzione della masticazione per cui i temporali non lavorano la galea soprastante non viene spostata dal movimento massaggiante dei temporali e quindi si assiste a un progressivo incollamento al cranio?
Ciao, secondo me, da quello che ho percepito su di me, il problema è che i temporali funzionano sempre TROPPO. Nel senso che rimangono contratti e per questo ostacolano anche l'azione massaggiate che potrebbe avere la masticazione.
Insieme alla indicazione che ho dato sulla postura sto sfruttando con piacere il consiglio di ruotare le spalle verso le scapole, per far uscire il petto. Come nel cavatappi che citavate. Proprio quella rotazione è come se disinserisse la tensione sulle tempie.
Insieme alla indicazione che ho dato sulla postura sto sfruttando con piacere il consiglio di ruotare le spalle verso le scapole, per far uscire il petto. Come nel cavatappi che citavate. Proprio quella rotazione è come se disinserisse la tensione sulle tempie.
Ciao a tutti, propongo questo esercizio e spero vivamente che TUTTI lo proviate almeno una volta. Sono solo5 min. Vi allego immagine esplicativa.
L' esercizio consiste nello stare 5 min con tutto il corpo appoggiato al muro Con le mani sul petto. I punti di contatto più importanti sono nuca, scapole e gomiti.
L' esercizio consiste nello stare 5 min con tutto il corpo appoggiato al muro Con le mani sul petto. I punti di contatto più importanti sono nuca, scapole e gomiti.
Ciao a tutti, propongo questo esercizio e spero vivamente che TUTTI lo proviate almeno una volta. Sono solo 5 min. Vi allego immagine esplicativa.
L' esercizio consiste nello stare con tutto il corpo appoggiato al muro Con le mani sul petto. I punti di contatto più importanti sono nuca, scapole e gomiti.
Al termine dell'esercizio dovreste riuscire a corrugare con molta più facilità. Fatemi sapere
L' esercizio consiste nello stare con tutto il corpo appoggiato al muro Con le mani sul petto. I punti di contatto più importanti sono nuca, scapole e gomiti.
Al termine dell'esercizio dovreste riuscire a corrugare con molta più facilità. Fatemi sapere
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Ci terrei a parlare della respirazione.
Ogni volta che siamo sotto pressione o ancora peggio se già di nostro siamo persone ansiose avremo una respirazione toracica e superficiale dove il diaframma viene diciamo sott'utilizzato e di consegueza gli altri muscoli per cercare di renderlo più attivo si contraggono alla ricerca di un equilibrio con esso al fine di renderlo nuovamente partecipe alla respirazione.
Utilizzando la respirazione diaframmatica si ottengono numerosi vantaggi utili al nostro scopo:
- Si riduce il battito cardiaco e il sangue pompato si carica di ossigeno mentre con la respirazione toracica la sua presenza è molto più bassa e carica di anidride carbonica
- Migliora la postura ovvero elimina gli scompensi e i dolori a livello di collo spalle e schiena (specialmente zona cervicale e lombare) che sono dovuti allo scompenso generato dal blocco diaframmatico
Ogni volta che siamo sotto pressione o ancora peggio se già di nostro siamo persone ansiose avremo una respirazione toracica e superficiale dove il diaframma viene diciamo sott'utilizzato e di consegueza gli altri muscoli per cercare di renderlo più attivo si contraggono alla ricerca di un equilibrio con esso al fine di renderlo nuovamente partecipe alla respirazione.
Utilizzando la respirazione diaframmatica si ottengono numerosi vantaggi utili al nostro scopo:
- Si riduce il battito cardiaco e il sangue pompato si carica di ossigeno mentre con la respirazione toracica la sua presenza è molto più bassa e carica di anidride carbonica
- Migliora la postura ovvero elimina gli scompensi e i dolori a livello di collo spalle e schiena (specialmente zona cervicale e lombare) che sono dovuti allo scompenso generato dal blocco diaframmatico
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- Stato: Non connesso
proverò sicuramente perché sembra combaciare con il metodo descritto da grassman .Gianni.M ha scritto: ↑16/03/2019, 10:24 Ciao a tutti, propongo questo esercizio e spero vivamente che TUTTI lo proviate almeno una volta. Sono solo 5 min. Vi allego immagine esplicativa.
L' esercizio consiste nello stare con tutto il corpo appoggiato al muro Con le mani sul petto. I punti di contatto più importanti sono nuca, scapole e gomiti.
Al termine dell'esercizio dovreste riuscire a corrugare con molta più facilità. Fatemi sapere
catena muscolare posteriore dritta , magari da abbinare con lo stretching meizieres chissà...
Alex ha scritto: ↑18/03/2019, 12:53proverò sicuramente perché sembra combaciare con il metodo descritto da grassman .Gianni.M ha scritto: ↑16/03/2019, 10:24 Ciao a tutti, propongo questo esercizio e spero vivamente che TUTTI lo proviate almeno una volta. Sono solo 5 min. Vi allego immagine esplicativa.
L' esercizio consiste nello stare con tutto il corpo appoggiato al muro Con le mani sul petto. I punti di contatto più importanti sono nuca, scapole e gomiti.
Al termine dell'esercizio dovreste riuscire a corrugare con molta più facilità. Fatemi sapere
catena muscolare posteriore dritta , magari da abbinare con lo stretching meizieres chissà...
Assolutamente, combacia. Inoltre è il tipo di postura che mi permette di evitare tensioni e mi rinforza i capelli ammorbidendo la galea. Io cerco di stare così nella normalità, parlo di allineamento sterno/collo/nuca. Anche se può essere difficile. Per capirci lo stesso schema che mandai della "rotazione"